Questi disturbi si manifestano per l'appunto in età evolutiva, in genere nei primi anni della scuola elementare, ma possono venir diagnosticati a partire dal secondo anno della scuola primaria, nonostante alcuni segnali possano comparire anche prima.
Nel valutare un disturbo dell'apprendimento è importante infatti considerare che l'età di acquisizione delle abilità cognitive richieste dalla lettura e dalla scrittura è molto variabile da bambino a bambino. Qualora vengano osservati, dai genitori e dagli insegnanti, indizi che potrebbero far pensare ad un DSA, è opportuno accertarne l'esistenza o meno ricorrendo ad un intervista clinica e ad una valutazione testistica che utilizzi prove validate e standardizzate.
DISLESSIA
La Dislessia è un disturbo specifico della lettura, per il quale un bambino o un ragazzo mostrano difficoltà nel leggere che fanno sì che la sua performance sia molto diversa da quella di un bambino di pari scolarità. Un bambino affetto da dislessia leggerà in modo molto lento, con molte pause ed a fatica; in alcuni casi, ma non sempre, vi saranno molti errori di lettura, tali da compromettere, nei casi più gravi, la comprensione del testo.Secondo il modello più largamente utilizzato nella letteratura scientifica sull'argomento, il modello a due vie, vi sono per due modi per leggere. Uno è quello della via fonologica o segmentale, per la quale ogni grafema (ogni carattere) viene convenrtito nel suono, o fonema, corrispondente. Vengono dunque convertite singole sillabe e da esse si ricompone la parola che verrà poi pronunciata.
L'altra via è quella lessicale, che viene appresa in un secondo momento, e consiste nel riconoscimento dell'intera stringa di lettere che compone una parola; tale riconoscimento porta ad identificare subito la rappresentazione fonemica della parola, necessaria alla lettura. Questa modalità, che richiede evidentemente un aprendimento precedente di un bagaglio lessicale con la relativa rappresentazione in termini di grafemi e fonemi, è molto più rapida, e consente una lettura più veloce ed agevole.
Uno dei metodi sperimentali che sono stati utilizzati per verificare l'utilizzo di queste due strategie è l'analisi dei movimenti oculari. Qualora si utilizzi la via segmentale, si osserveranno movimenti brevi con diverse pause sulle parole polisillabiche; mentre quando si utilizza la via lessicale, vi sarà una pausa su ogni parola.
Per valutare la presenza di dislessia, è importante dunque considerare non solo gli errori, ma anche e soprattutto la velocità di lettura. Infatti nella lingua italiana, in quanto lingua ad ortografia trasparente (ogni stringa, salve rare eccezioni, corrisponde ad un suono ben definito, con regole di conversione chiare e costanti), sono molti pochi gli errori di lettura nella popolazione di normolettori, così come in molti ragazzi affetti da dislessia, che impiegando tempi molto lunghi, possono comunque riuscire a leggere con buona accuratezza ed adeguata capacità di comprensione (mentre nei casi più gravi compariranno anche molti errori). La velocità di lettura, rilevata in genere in sillabe al secondo, è un indice più affidabile dell'integrità delle due vie di lettura.
Nella pratica clinica, esistono test costruiti in modo tale da valutare l'integrità della via segmentale e della via lessicale. Queste prove riportano valori di riferimento che consentono di comprendere se e quanto ogni persona si discosti, nella sua prestazione di lettura, dalla media dei lettori di pari scolarità. L'analisi del profilo di lettura di ogni individuo, dunque del tipo di prove di lettura nel quale il punteggio è stato carente, e del tipo di errori, fornisce, assieme all'intervista clinica, le basi per tracciare una diagnosi di dislessia.
DISORTOGRAFIA
Nello studio dei processi cognitivi sottostanti la scrittura, il modello di riferimento è simile a quello utilizzato per la lettura, vale a dire un modello a due vie. La prima modalità che si utilizza per scrivere prevede un'analisi di ogni singolo fonema, che viene convertito nel grafema corrispondente; il riconoscimento del grafema porta all'attivazione del corretto schema motorio necessario a tracciare la lettera scritta. Viene inoltre gradualmente appresa una seconda modalità di scrittura, che prevede un riconoscimento immediato dell'intera configurazione fonologica della parola e della corrispondente configurazione grafemica, portando ad un'esecuzione più rapida ed accurata. Questa seconda via, la via lessicale, prevede che la parola scritta sia riconosciuta all'interno del proprio bagaglio di conoscenze lessicali; in altre parole, non può essere utilizzata per scrivere una parola sconosciuta o della quale non si conoscono le regole ortografiche (per un bambino molto piccolo, la parola 'acqua', ad esempio).Nella valutazione della scrittura va operata una prima distinzione tra Disortografia e Disgrafia. La Disgrafia è una compromissione dell'organizzazione motoria necessaria al gesto della scrittura; in altre parole, il bambino ha difficoltà a tracciare il segno grafico, non a recuperare la configurazione di grafemi. Questa difficoltà si riconoscerà nella qualità del testo scritto, che sarà caratterizzato da lettere non chiare, poco riconoscibili, talora anche da una scarsa capacità di organizzare lettere e parole in righe.
La Disgrafia può essere indagata, oltre che con un'approfondita intervista clinica, con test validati e standardizzati, che valutano la prestazione di scrittura utilizzando differenti tipi di parole: parole brevi e lunghe, frequenti nella lingua parlata e più rare, parole dall'ortografia ambigua che richiedono l'applicazione di regole ortografiche specifiche (ad es. cuoio e quando, scena e scienza), parole con uguale suono ma diversa trascrizione ortografica e diverso significato (ad es. hanno e anno, l'ago e lago), infine parole inesistenti. Dal profilo di errori è possibile ipotizzare se e quale delle due modalità di lettura sia compromessa, ed in quale misura. Qualora la prestazione si collochi molto al di sotto della prestazione media dei bambini di pari scolarità, è possibile tracciare una diagnosi di Disortografia.
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