Il lavoro è una parte importante della nostra vita, perché ci consente di essere autonomi economicamente; in termini di evoluzione personale, questo significa potersi staccare dalla famiglia di provenienza per costruirne una propria, o semplicemente per vivere autonomamente in una casa solo nostra, nella quale stabilire regole ed abitudini scelte solo da noi.
Se da una parte le famiglie investono quanto possono per garantire un futuro ai propri figli, dall’altra accade con grande e preoccupante frequenza che l’educazione scolastica data ai figli, che hanno studiato all’università e molte volte hanno anche frequentato corsi o master molto costosi, si riveli del tutto inutile nel mercato del lavoro.
In particolare vi sono molte professionalità che richiedono un iter formativo lungo e costoso, per le quali non è vi attualmente offerta di lavoro, oppure l’offerta è di molto inferiore alla domanda. Questo fa sì che vi siano moltissimi giovani, tra i 25 ed i 35 anni, altamente specializzati e senza possibilità di inserimento; con il rischio inoltre di non riuscire a trovare un altro lavoro diginitoso, sia per la loro elevata specializzazione che dissuade le aziende dall’assumerli per mansioni semplici o comunque riguardanti ambiti lavorativi diversi, sia per la scarsa offerta del mondo del lavoro in genere.
In questo modo il passo successivo e necessario nella vita di queste persona, l’autonomia economica e la costruzione di una propria quotidianità al di fuori dalla famiglia di origine, crolla. Molte persone in qjuesta fascia d’età riportano un importante malessere legato a questa condizione; l’autostima è messa a dura prova dalla percezione di non avere un proprio ruolo sociale attivo, non avendo né una professione riconosciuta, né un effettiva influenza economica; di conseguenza, anche la costruzione di un nuovo nucleo familiare diviene quasi impossibile, a meno che vi sia alle spalle una famiglia benestante che lo consenta, ad esempio acquistando una casa ai figli od offrendo un impiego nell’attività di famiglia.
Un rischio importante è quello di cadere in preda a vissuti depressivi, incentrati sulla percezione di scarso valore di sè (difficile peraltro da disconfermare, non essendovi la possibilità concreta di mettere in atto le competenze acquisite). Può anche insorgere l’ansia per il futuro, collegata ad un sistema di pensiero del tipo ‘non ce la farò mai ad avere una posizione stabile’, anche in questo caso, purtroppo, non molto infondata.
Che vi siano dei sentimenti depressivi e dei vissuti ansiosi è del tutto comprensibile in una situazione quale quella descritta; tali vissuti divengono preoccupanti da un punto di vista clinico, qualora divengano pervasivi, intensi, con due conseguenze possibili:
- l’incapacitazione della persona che ne soffre, che smetterà di cercare di cambiare la propria situazione;
- la pervasività a tutti gli ambiti di vita della persona (interessi, vita sociale, relazioni significative).
Queste conseguenze cliniche sono purtroppo sempre più frequenti, via via che il mercato del lavoro diviene sempre più povero di offerta, in un contesto sociale nel quale, perdipiù, i giovani disoccupati o con stipendi molto bassi si sentono etichettati in modi poco piacevoli (‘bamboccioni’ quello più discusso), trovando fuori da sè una voce confermante.
E’ invece importante aiutare chi vive in questa situazione a mantenere un pensiero concreto e lucido su quanto gli sta accadendo, analizzando tutti i dati di realtà e rapportandoli ai propri vissuti ed alle proprie vicende personali; in termini di Analisi Transazionale, mantenere l’Adulto ‘decontaminato’ ovvero libero da paure e modi di pensare che non dipendono dalla realtà concreta (o non vi dipendono del tutto).
Se temi di cadere in depressione, se senti che il malessere legato alla tua condizione lavorativa sta divenendo difficile da tollerare, non sopportare in silenzio. Scegli qualcuno di cui hai fiducia per confidarti; parlare con una persona estranea al tuo problema può aiutarti a ridimensionare quello che ti sta accadendo ed a distinguere ciò di cui non sei responsabile tu o le tue capacità, che dipende invece da fattori socio economici complessi. Informati sulla situazione lavorativa in Italia: molte persone stanno attraversando un momento simile.
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